La Rally Obedience è una moderna disciplina cinofila che deriva dalla Obedience classica, ma si differenza da questa per molti aspetti.
Infatti, la Obedience è una disciplina sportiva molto rigorosa, nata in Inghilterra negli anni '60, dove cane e conduttore procedono ad andatura regolare, le braccia basculanti. Il cane deve essere in perfetto assetto con l'andatura delle gambe del conduttore e deve mantenere in armonia e scioltezza la posizione ideale: spalla-ginocchio. Mai essere troppo avanti, o essere troppo indietro, o intralciare. . . Durante un esercizio, l'attenzione si esplica attraverso lo sguardo fisso del cane al conduttore e l'interesse deve essere sviluppato in assenza di atteggiamenti ansiogeni. La concentrazione dura per lunghi periodi, seppure lo sguardo implichi sicura calma in assenza di stress da competizione (tali caratteristiche sono assimilabili in un'unica definizione anglosassone: fluency). Non sono ammessi incoraggiamenti nè in cibo nè in gioco e nemmeno lodi vocali. Solo un blando "bravo" a fine esercizio. Le competizioni prevedono la classe debuttante ed al seguito le classi 1-2-3 con 10 esercizi circa con difficoltà crescente. Nella valutazione del punteggio si tiene anche conto del grado di soddisfazione del cane nell'intero contesto.
La Rally-obedience è stata creata da Bud Kramer, americano contemporaneo, con lo scopo di fornire una forma più amichevole di obbedienza, proponendo anche una categoria per principianti. L'intento è quello di incoraggiare i proprietari ad avvicinarsi e a continuare l'addestramento, rinforzando il rapporto con il loro cane, migliorandone il controllo e la gestione. La novità sta nel fatto che la performance è continua e veloce e richiede una comunicazione costante tra il binomio (Bravooo!!! Su ciccioÉ Dai! Vieeniii!) e prevede anche dei premi in cibo o gioco. E' giudicata in modo meno severo (non si segnano i mezzi punti in meno come in Obedience) e non è richiesta la stessa precisione nell'esecuzione degli esercizi che invece viene richiesta in Obedience. Basta un breve periodo di addestramento ed è già possibile accedere alle competizioni.
Interessante per capire il senso della disciplina è sapere che il regolamento valuta l'abilità del conduttore nel dirigere ed aiutare il cane ad eseguire il percorso, perciò è opportuno avere una buona dose di buon umore, entusiasmo e pazienza. E' vietato sgridare o punire i cani, rischiando l' espulsione dal campo, mentre è obbligatorio far loro moltissime feste e complimenti non appena terminato il percorso.
Si sviluppa su un'area di 13-14 mt. di larghezza per 18 - 21 mt. di lunghezza, sia all'aperto che al chiuso dove si creerà un percorso variabile (rally), costituito da 15 - 17 cartelli (chiamati "stazioni") numerati in successione per agevolarne il raggiungimento. Si parte dal cartello "Start" (di un bel colore giallo acceso e la scritta centrale, nera, evidente ed incorniciata) parlando ed invitando il cane a procedere al nostro fianco sinistro (nella prima classe al guinzaglio, non teso, di circa due metri di lunghezza). Si termina alla stazione "Finish", scritto in nero su una bella stella a cinque punte di colore rosso intenso. Ogni stazione trova un cartello plastificato, in formato A4, poggiato su una specie di basso leggio ("reggi-cartello") a circa 10-20 cm dal suolo, con una scritta ed una grafica esplicativa: "Alt. Seduto. ", "Terra". "Avanti veloce", eccetera, per una combinazione di 49 diversi cartelli di cui 15 riservati alla classe R3 (e quindi un pochino più impegnativi) e 6 cartelli per la classe R2; gli altri, dall' 1 al 28b, per la classe R1.
I cani si divertono tra slalom, figure a "offset", serpentine a cinque coni, salti (regolabili a seconda delle misure dei cani e del loro stato di salute) e corsette . . . I proprietari si entusiasmano nelle valutazioni "facili" e semplicemente raggiungibili.
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